Salta il contenuto
Spedizioni Gratuite - Reso Facile - Pagamento in Tre Rate
Spedizioni Gratuite - Reso Facile - Pagamento in Tre Rate
Binomio Scarpe e SHOWROOMING? Esiste Davvero?!

Binomio Scarpe e SHOWROOMING? Esiste Davvero?!

Showrooming o TOPO, un problema che si può risolvere!

Un fenomeno che negli ultimi anni si è molto diffuso ovunque è lo showrooming o TOPO (try offline purchase online). Tale comportamento probabilmente nel futuro sarà sempre più diffuso grazie alle nuove tecnologie. Dal punto di vista empirico il fenomeno si verifica quando il consumatore nota una scarpa di suo interesse, la va a provare in un punto vendita e successivamente però la acquista online.
Ciò accade dal momento che il consumatore in questo modo può usufruire di un prezzo maggiormente competitivo, l’offerta di qualche promozione che rende l’acquisto più vantaggioso. In un articolo dei Giovani Imprenditori di Confcommercio si cita lo studio realizzato già nel 2014 da Connected Commerce dal titolo “a snapshot of the modern shopper” elaborato su un campione di circa dodici mila consumatori online distribuiti su dodici paesi (Belgio, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Singapore, Spagna, Svezia, Regno Unito e USA). In questa analisi si rileva che il 56% dei consumatori acquista i prodotti online dopo averli provati in negozio e ciò è molto diffuso in Italia.
I titolari di un’attività offline potrebbero rispondere a questa minaccia ampliando la propria attività attraverso la realizzazione di un sito e-commerce oppure di app che possano estendere l’esperienza di acquisto per il consumatore, la possibilità di creare offerte personalizzate per il consumatore e l’opportunità di ottenere feedback positivi.
Questo potrebbe incentivare il comportamento opposto definito ROPO (research online purchase offline) con il quale l’individuo raccoglie notizie relative al prodotto che vuole acquistare sul web e poi si reca nel punto vendita per l’acquisto.
In questo modo ha anche il vantaggio di poter osservare e provare il prodotto direttamente prima dell’acquisto. Google può essere d’aiuto per lo shopping offline in quanto se si digita sul suo motore di ricerca un prodotto che si vuole comprare si ottiene la localizzazione dei negozi limitrofi che abbiano tale disponibilità. Un altro modo che è stato utilizzato per disincentivare il fenomeno del TOPO è l’applicazione di una piccola fee sulla prova della calzatura senza il successivo acquisto. Questa scelta può apparire discutibile in quanto possono esserci persone che entrano in negozio, provano la scarpe e non acquistano per altri svariati motivi, come per esempio la percezione che la calzatura non sia adatta al proprio piede o che non sia di suo gradimento una volta indossata. Parrebbe quindi opportuno implementare espedienti diversi come per esempio essere in grado di consigliare in modo sincero e professionale le scarpe effettivamente migliori per quella tipologia di cliente in modo da poter conquistare la sua fiducia, per poi arrivare in futuro alla fidelizzazione. Si dovrebbe anche pensare alla creazione di una comunità di clienti coinvolti attraverso eventi come delle piccole sfilate oppure coinvolgerli attraverso l’utilizzo dei social, newsletter e dei contest.

Articolo precedente Siamo già catapultati nel periodo degli stivaletti UGG?
Articolo successivo Le Sneakers Più Cool Del Nuovo Millennio!